
Per i nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato, bisognerà attendere il prossimo anno per poter usufruire della super-deduzione 120% prevista dal Dlgs sul primo modulo di riforma dell’Irpef.
Il meccanismo dell’agevolazione prevede una maggiorazione del 20% (deduzione nella dichiarazione Ires o Irpef) da applicare al minore tra il costo sostenuto nell’anno 2024 per i neoassunti (primo parametro) e l’incremento delle spese del personale (voce B9 del conto economico) intervenuto tra 2023 e 2024 (secondo parametro). Ciò fa sì che l’incentivo (se il secondo parametro è capiente) tenda a decrescere man mano che si ritarda la data di avvio del rapporto. Assumere nuovo personale a fine 2024, dunque, equivale ad ottenere un beneficio trascurabile o nullo. L’agevolazione è subordinata alla sussistenza di alcune condizioni la cui verifica preventiva (necessaria per pianificare le assunzioni del prossimo anno) è in taluni casi particolarmente complessa.
Maggiorazione per svantaggiati
Un aspetto che sta sollevando notevoli dubbi interpretativi riguarda l’ulteriore maggiorazione, fino al 10%, che la legge prevede in caso di assunzione di soggetti appartenenti a categorie meritevoli di tutela (elenco allegato al decreto).
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"Bonus Giovani 2025: assumi un under 35 e risparmia sui contributi... ma solo se l'INPS si sveglia!" Il "Bonus Giovani 2025" promette un esonero contributivo per l'assunzione di giovani under 35, ma la procedura telematica dell'INPS per presentare la domanda non è ancora attiva. Nel frattempo, le aziende interessate devono attendere istruzioni ufficiali, sperando che la burocrazia non rallenti ulteriormente l'incentivo all'occupazione giovanile.
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"Bonus Donne 2025: 650 euro al mese per assumere, ma solo se disoccupata, residente nella ZES, in un settore con disparità di genere, e se l'INPS approva. Tanto per semplificare ,no ?"
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Testo integrale della nota del ministero del lavoro del 14 Aprile 2025