Per i nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato, bisognerà attendere il prossimo anno per poter usufruire della super-deduzione 120% prevista dal Dlgs sul primo modulo di riforma dell’Irpef.
Il meccanismo dell’agevolazione prevede una maggiorazione del 20% (deduzione nella dichiarazione Ires o Irpef) da applicare al minore tra il costo sostenuto nell’anno 2024 per i neoassunti (primo parametro) e l’incremento delle spese del personale (voce B9 del conto economico) intervenuto tra 2023 e 2024 (secondo parametro). Ciò fa sì che l’incentivo (se il secondo parametro è capiente) tenda a decrescere man mano che si ritarda la data di avvio del rapporto. Assumere nuovo personale a fine 2024, dunque, equivale ad ottenere un beneficio trascurabile o nullo. L’agevolazione è subordinata alla sussistenza di alcune condizioni la cui verifica preventiva (necessaria per pianificare le assunzioni del prossimo anno) è in taluni casi particolarmente complessa.
Maggiorazione per svantaggiati
Un aspetto che sta sollevando notevoli dubbi interpretativi riguarda l’ulteriore maggiorazione, fino al 10%, che la legge prevede in caso di assunzione di soggetti appartenenti a categorie meritevoli di tutela (elenco allegato al decreto).
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